Una ricerca
20,00 €
Descrizione
Antifascista e organizzatore sindacale nel Partito d’azione, partigiano, ricercatore sociale. Quella di Leo Diena è una biografia esemplare che consente al lettore di gettare «uno sguardo pubblico su tre Italie, quella del tardo fascismo e della guerra, quella della Resistenza e della Liberazione e quella del dopoguerra e della rinascita civile e politica in un ordinamento democratico», come scrive Marcello Flores nella prefazione al volume. È la storia di un uomo ‒ common person amava definirsi ‒ che ha vissuto la Resistenza come centro del processo di formazione di sé, dagli anni della giovinezza connotati dalla promulgazione delle leggi antisemite del 1938, alla cospirazione nella organizzazione del Partito d’azione a Torino, fino all’atto finale della lotta armata contro il nazifascismo, nell’insurrezione di Milano. L’esperienza di organizzatore clandestino nei Cln aziendali lo porta dopo la guerra a lavorare come studioso dei rapporti di lavoro alla Olivetti di Ivrea, come alla Necchi di Pavia fino ad approdare all’Umanitaria di Milano, dove il suo lavoro di ricerca sociale sarà anticipatore di una sociologia che in Italia tardava ancora ad affermarsi. Gi autori – moglie e figlio di Leo Diena – hanno voluto interrompere un lungo silenzio che rischiava di divenire dimenticanza, socializzando il ricordo con l’aiuto degli studenti di tre scuole milanesi e dei loro insegnanti. La rilevanza di queste pagine è tanto più forte quanto è necessario ribadire e ricordare le virtù civili, le sofferenze, le speranze, di tanti uomini e donne antifascisti che hanno reso libero un Paese non sempre memore dei loro ideali, della loro abnegazione e generosità; un Paese non sempre cosciente della necessità di difendere, costruire e applicare quella libertà, mai conquistata una volta per tutte.