Protagonisti di un Paese plurale
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Descrizione
Dopo una stagione ricca di attenzione sulle seconde generazioni, il silenzio è calato su un gruppo di oltre un milione di giovani. Coloro di cui tanto si è scritto mentre erano allievi delle scuole medie o studenti di quelle superiori sono diventati adulti, e al pari dei loro coetanei di origine italiana stanno cercando di costruire biografie lavorative e traiettorie professionali, realizzare sogni e progetti di autonomia o di costruzione di nuove famiglie. Spesso lo sguardo delle generazioni precedenti – già poco benevolo di fronte ai giovani – diviene nei loro confronti ancor più severo. Essere oggi giovani e stranieri o figli di stranieri può rappresentare un binomio identitario difficile da gestire nella declinazione del proprio futuro. I percorsi di queste nuove generazioni risentono di numerosi fattori, tra cui l’origine, gli ambienti in cui sono cresciuti, la scuola e le occasioni formali e informali del tempo libero, ma anche la complessa situazione generale del mondo del lavoro e le politiche di integrazione o di dis-integrazione del Paese in cui vivono.
ROBERTA RICUCCI insegna Sociologia della mobilità internazionale e Sociologia dell’islam all’Università di Torino ed è membro del Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione (Fieri). Esperta di temi inerenti le migrazioni nell’Europa mediterranea, ne approfondisce in particolare le dinamiche di inclusione dei giovani coordinando progetti internazionali prestigiosi. È autrice di numerose pubblicazioni su integrazione e gestione religiosa delle diaspore, seconde generazioni e dinamiche identitarie. Tra i suoi lavori: The New Southern European Diaspora, Lexington, 2017; Diversi dall’islam. Figli dell’immigrazione e altre fedi, Il Mulino, 2017; Cittadini senza cittadinanza. Immigrati, seconde e altre generazioni: pratiche quotidiane tra inclusione ed estraneità. La questione dello “ius soli”, Edizioni Seb27, 2015/2018.