Macchine pensanti e Psichiatria
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Descrizione
In questi quattro articoli, scritti tra il 1994 e il 1997 e mai fino ad ora pubblicati, si insiste sulla necessità e sull’irreversibilità di una scienza capace di coniugarsi nella sua interezza e di orientarsi verso universi complessi altrimenti inaccessibili. La nozione di complessità, le teorie sull’ordine e sul caos, l’idea dei frattali e le ricerche sull’intelligenza artificiale – in una continua osmosi tra matematica, fisica, tecnologia, antropologia e filosofia – possono contribuire all’approfondimento della conoscenza della psiche umana e delle sue patologie. Gamna in queste pagine non pretende di presentarci un metodo d’indagine compiuto, ma semplicemente – grazie al suo consueto eclettismo – ci segnala una strada possibile, una traccia che permetta il transito verso le frontiere della futura ricerca. Una serie di indizi insinuati al contempo con cautela e decisione, in un’atmosfera che sembra ricordare quella di un passo di Gregory Bateson: «Il bello e il brutto, il letterale e il metaforico, il sano e il folle, il comico e il serio… perfino l’amore e l’odio, sono tutti temi che oggi la scienza evita. Ma tra pochi anni, quando la spaccatura fra i problemi della mente e i problemi della natura cesserà di essere un fattore determinante di ciò su cui è impossibile riflettere, essi diventeranno accessibili al pensiero formale. Oggi la maggior parte di questi temi sono inaccessibili e gli scienziati, anche gli antropologi e gli psichiatri, li evitano, e per ottime ragioni. I miei colleghi e io non siamo ancora in grado di indagare su temi tanto delicati […] e, come gli angeli, dobbiamo esitare a metter piede in queste regioni, ma non per sempre».
GUSTAVO GAMNA. È stato medico, docente in psichiatria, direttore dell’ospedale psichiatrico di Collegno (quando, coi suoi tremila pazienti, era il più grande d’Italia), direttore dei servizi psichiatrici territoriali di Torino, presidente dell’ADEG (Associazione per la prevenzione e lo studio del disagio giovanile), direttore di “Annali di freniatria e Scienze affini”, autore di innumerevoli monografie e saggi.