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Lingua Madre Duemilaventitré

Racconti di donne non più straniere in Italia
A cura di Daniela Finocchi
Edizioni SEB27 / Tamburi di Carta -
32
ISSN2280-9236
ISBN978-88-98670-85-7
Pagine: 264
Formato: 12x20
Anno: 2023

16,00 

Descrizione

Marie Christine narra l’intreccio fra la “grande” storia e la vita quotidiana spezzata da eventi di enorme violenza, Natalia la propria inadeguatezza in un mondo diviso dall’odio, Açelya la vita di una donna reclusa e il suo desiderio di fuga e libertà. Racconti che sottolineano l’importanza della relazione per trovare la forza di ribellarsi a un futuro assegnato – in patria o altrove – tra incertezze e coraggio. Tra le autrici ecco quindi chi si affida alla genealogia femminile, chi va in cerca di un’identità autentica, chi aspira al riscatto nella scuola, nel lavoro o nella libertà del proprio corpo. Senza contare i richiami all’attualità più feroce grazie alla voce delle donne dell’Est Europa o dell’Iran, impavide e pacificatrici al tempo stesso. A emergere è la complessa immagine della migrazione contemporanea che vede le donne protagoniste. Ed è come se ognuna di esse, a distanza di chilometri, riconoscendosi nei modi e nelle sensibilità comuni, tenesse insieme un’altra mappa del mondo.

Le autrici e i racconti:  Maria Soledad Ajuria Terrazas, Sono Marisol e sono a casa; Laura Andrés Serpi, Appartenere a me stessa; Nadyn Ben Amor, Un rifugio speciale; Natalia Bondarenko, Vorrei leggere ancora Dostoevskij; Dolores Maria Carnemolla , Il pianoforte; Maria Francisca Chapilliquen Alva e Valeria Vargas Chapilliquen, La campana di cartone; Silvana Cojocăraşu, La casa delle voci; Stefania Coniglio, Donne, cibo, verità; Julia Davydenko, 24 febbraio 2022; Maria Ausilia Di Falco, Cara; Mihindukulasuriya Mahathelge Chiara Dias, Vivo sospesa a un filo; Mame Diara Diop, In bilico tra due culture; Veronika Dzhioeva, La casa di Francesca; Nada El Shokrofy, Di dove sei?; Wendy Escobar Caceres, Il mancato addio; Maria Grazie Fasciana, Il fico dell’unione; Silvia Favaretto, Di pandemie e bulbi; Ardiana Frani, Il mio semplice e breve racconto; Antonella Grassi, La regina del Sahara; Mariana Alejandra Guarinoni, Radici incrociate; Melanny Josefina Hernández Rodríguez, Simile ad Abbas… ma non tanto; Patrycja Holuk, Le crociate; Moussafir Ibtissam, Lucia Paola Locci, Melania Mara, Denise Maria Muraru, Valentina Matilda Porta, Maria-Clara Serban, Un grande cambiamento; Selma Jakupovic, Anime innevate; Ivana Kerečki, Trio; Linda Khadzho, Goccioline, ovvero un racconto leggero; Naomi Lahud Hirasawa, Obāchan; Anna Lamboglia, Nei loro luoghi segreti ci siamo incontrate; María José Lombraña de los Ríos, Ritorno alle origini; Sisi Luo, La mia autobiografia linguistica; Insaf Maksi, Era una bella giornata; Dumitrița Matcaș, Brezza estiva; Maryam Mavaddat, Né carne né pesce; Halima Mohamud Isse, Oltre la paura; Clio Monaco, Bambina a Mosca; Marie Christine Mukamunana e Lauramaria Fabiani, I miei ricordi in un racconto; Silvia Musso, Intrecci di fili e parole; Prisca Muteteli, Il volo della vita; Regina Nadaes Marques, Essere mare; Hasti Naddafi, Un sorso di casa, lotfan; Maria Antonella Nespola, Tra due sponde; Chiara Nifosì, La dolce bizzarra; A.R.B. Novais, Tre monete nella fontana di Trevi; Besa Nuhi, Intersezione tra reale e immaginario; Leaticia Ouedraogo, Scegliere l’Italia; Amal Oursana, Fatna e Rahhal; Ira Panduku, Nata libera; Nadejda Plamadeala, Schadenfreude; Migena Proi, Mia nonna è viva; Emina Ristovic, Ljuša; Elmira Salemgareeva, Conoscere il mondo, lavorando in Italia; Viorica Surdu, Un sogno che vorrei tanto realizzare!; Benedetta Torsello, Un giorno ci torneremo, azizam; Stephanie Tribia, Sua figlia; Hana Yanoubli, L’hijab: una questione di libertà; Açelya Yönaç, C’era una volta, Anatolia.

[Concorso letterario nazionale “Lingua Madre”]