Gioele Cristofari

L’altra collina

Cesare Pavese tra Reaglie e Pino
Edizioni SEB27 / Laissez-passer -
68
ISSN1973-0101
ISBN979-12-81940-01-7
Pagine: 120
Formato: 14x21
Anno: 2025

16,00 

Di prossima pubblicazione

Descrizione

PREVISTO PER APRILE 2025

Nato per accidente a Santo Stefano Belbo, e spesso ridotto dai suoi critici a scrittore langarolo perso in un suo immaginario Middle-West di provincia, Cesare Pavese fu invece intellettuale profondamente radicato nella città in cui trascorse quasi tutta la vita, Torino. Le stesse colline che fanno da sfondo alle sue opere non sono, in molti casi, quelle della valle del Belbo, ma le più vicine alture che chiudono a oriente la città piemontese (così, soprattutto, nel capolavoro La casa in collina). Qui, in uno dei borghi che le costellano, il giovane studente aveva trascorso le estati dell’adolescenza, per scoprire più tardi in quelle memorie le «radici» della sua poetica del mito: mai riconosciuta finora, villa Pavese è stata individuata nel corso delle ricerche che hanno condotto a questo volume, ed è qui descritta per la prima volta. Dalla biografia all’opera (e viceversa), L’altra collina cerca insomma di reindirizzare fuori dallo stereotipo regionalista la lettura dello scrittore torinese, attraverso l’esplorazione di quel paesaggio liminale, quasi trait d’union tra la città industriale e il selvaggio della Langa, rappresentato dalle basse alture del Po.

GIOELE CRISTOFARI è assegnista post-doc presso l’Università degli Studi di Torino. Dottore di ricerca in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali (Università del Piemonte Orientale) con una tesi dal titolo Edizione critica e commentata della poesia di Cesare Pavese (1930-1950), è autore dei volumi Il canzoniere smembrato. Le Poesie del disamore di Cesare Pavese (Edizioni dell’Orso, Alessandria 2021) e Cesare Pavese politico (Quodlibet, Macerata 2025). Ha curato nelle Opere l’edizione del Castello d’Acqua di Mario Lattes (Olschki, Firenze 2021) e per l’Edizione Nazionale delle Opere di Gabriele d’Annunzio quella, critica, del Fuoco (Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera 2024). Attualmente si occupa degli scritti letterari di Carlo Emanuele I di Savoia.