Catalogo - Scheda titolo

Alfonso Cipolla, Giovanni Moretti
Gianduja

Una ricerca in corso

con un contributo di Gualtiero Rizzi, il testo dello spettacolo teatrale e una nota alla messa in scena di Eugenio Allegri

Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare,
Teatro Stabile di Torino – Centro Studi

Edizioni SEB27
Linea Teatrale - 3
ISSN 2785-6372
Formato: 14x21
Pagine: 136
Anno: 2003
ISBN: 88-86618-32-8
Prezzo: €12,50

Gianduja ha circa due secoli di vita. Mentre si cerca di risalire ai più antichi documenti che ne certifichino i natali – sicuramente individuati nell’ambito del teatro di marionette dei primissimi anni dell’Ottocento – si precisano problemi e interrogativi sulle origini, le funzioni, i significati del personaggio piemontese. Perché Gianduja porta la parrucca e il codino come un uomo dell’ancien régime? Come si conciliano con la giacobina coccarda tricolore sfoggiata sull’antiquato tricorno settecentesco? Le radici di Gianduja affondano nel clima di svolta e di cambiamento tra il vecchio regime sabaudo e il nuovo ordinamento napoleonico. Al personaggio riesce l’ardua impresa di conciliare i valori della tradizione con le istanze del rinnovamento. Ma approfondendo l’indagine sull’evoluzione di Gianduja, si scopre che l’originaria marionetta tende a uscire dal teatro per dare voce alla piazza. Approfittando del privilegio riservato ai comici, s’immischia nelle faccende della politica, diventa portavoce della coscienza critica torinese, strumento della satira che aggira la stretta censura negli anni della restaurazione. Dopo la svolta del 1848 è il promotore degli ideali del Risorgimento, coronati dall’unità d’Italia, prima di cristallizzarsi – in seguito al traumatico trasferimento della capitale da Torino a Firenze – in maschera protagonista del carnevale torinese e testimonial di prodotti tipici, dal cioccolato al vino.