Luisa Manfredi King

Ero proprio “uno” di loro

Una comandante partigiana in Bassa Valtellina
A cura di Luciano Boccalatte. Prefazione di Marisa Ombra. Postfazione di Piera Egidi Bouchard
Edizioni SEB27 / Laissez-passer -
49
ISSN1973-0101
ISBN978-88-98670-26-0
Pagine: 72
Formato: 14x21
Anno: 2017

12,50 

Descrizione

Le memorie partigiane di “Manuela”, Luisa Manfredi, proposte in volume a quarant’anni della loro stesura, costituiscono un documento rilevante per la storia della Resistenza valtellinese, ma soprattutto la testimonianza di un momento centrale, tra il novembre 1943 e il dicembre 1944, della vita dell’autrice, la cui militanza nel Partito comunista iniziò nella clandestinità sin dalla metà degli anni Trenta. Ma è anche un testo che la prefazione di Marisa Ombra colloca nel contesto del dibattito storiografico e politico che, dalla metà degli anni Settanta, «aveva tolto le donne della Resistenza dall’oscurità in cui fino ad allora erano state lasciate […]. Chi ha vissuto quel passaggio d’epoca, quell’ansia di sentirsi uguale è facilmente spiegabile. Complici i disastri della guerra e l’insensatezza di ciò che stava accadendo intorno a loro, per molte donne, soprattutto giovanissime, il destino di madre docile e ignara precipitò rapidamente nell’assurdo».

LUISA MANFREDI KING, nata nel 1906, pianista di talento formatasi a Milano e a Parigi tra le due guerre, militante comunista fin dagli anni Trenta, ebbe un ruolo primario nella costituzione e nell’azione delle brigate Garibaldi in Bassa Valtellina, con il nome di battaglia “Manuela”. Colpita da congelamento durante  uno svallamento nell’inverno 1944, venne trasferita a Torino dove collaborò strettamente con Giorgio Amendola fino all’insurrezione. Costretta ad abbandonare la carriera pianistica per i danni fisici subiti, nel dopoguerra si trasferì a Londra dove sposò lo scrittore Robin Raleigh King. Svolse la professione di traduttrice e interprete. Morì a Torino nel 1990.

[Volume inserito nella serie “Segni-parole-voci” a cura di ISTORETO]