Giovanni Battista Croce

Della eccellenza e diversità de i vini che nella Montagna di Torino si fanno, e del modo di farli

A cura di Piero Somaglino
Edizioni SEB27 / L'Atalante -
8
ISBN88-86618-40-9
Pagine: 156
Formato: 13x13
Anno: 2004

10,00 

Descrizione

Giovanni Battista Croce [Milano 15(??) – Torino 1616 c.]
Orafo, architetto, agronomo ed enologo; dopo aver ricoperto cariche pubbliche e offici di corte, nella Torino di Emanuele Filiberto di Savoia e di Carlo Emanuele I, scriverà nel 1606 il trattato qui riproposto in cui illustra le varie metodologie di vinificazione e conservazione dei vini, osservate e ideate per le uve da lui stesso coltivate nella propria vigna sulla collina torinese.

Della eccellenza e diversità de’ vini che si fanno nella Montagna di Torino; e del modo che tiene a fargli, e ridur in tutta perfettione, Gio. Battista Croce, nella sua vigna di Candia in Monte Vecchio:

  • Delle sorti d’uve bianche e nere più eccellenti della Montagna di Torino, de’ quali si hanno da far i vini nel presente trattato decritti;
  • Come si devono sciegliere l’uve e preparare, per cavarne vini scielti d’ogni sorte;
  • Modo di far vini Moscatelli, Vernaccie, Malvagie et altri bianchi che restano dolci;
  • Del Vino Griso, e del modo di farlo;
  • Modo di far la Sostratta, il vin Chiaretto dolce, il vin Chiaretto colorito non dolce, et il Chiaretto coperto dolce, et altro non dolce perfettissimo;
  • Nuova et eccellente maniera di far il vino nero dolce, qual si conserva due e tre anni tale, e fino del primo anno sarà buono da bere, gustoso e sano;
  • Modo d’incapellar ogni sorte di vino bianco, chiaretto, griso e nero, senza il sopra descritto imbottatore;
  • Del vino maturo non dolce, e stomacale, e della maniera di farlo;
  • De’ vini graticulati, e crivellati, e passati per il sacco, e della maniera di far ciascheduno di essi;
  • Del vino di paglia e del modo di farlo, del vino chiamato Tortu, et altra nuova maniera dall’Autore pratticata per far vino maturo et eccellente;
  • Del vin del Gallo, del modo di farlo, e come ad imitation di quello se ne può far altro migliore;
  • Delle Crespie, e del modo di farle con acqua e senza;
  • De’ vini schiappati, e diverse maniere di farli;
  • Delle misure di cui nel presente trattato s’è servito l’Autore;
  • Dei vasselli e bottali, e del modo di preparar et accommodarli, acciò il vino vi si conservi senza pericolo di riversare, né pigliar alcuno cattivo odore;
  • Modo di far vini bianchi, dolci e piccanti, con un poco d’acqua, secondo il costume di Modena, Piacenza, Bologna, e tutti quelli confini.