Horacio Czertok

Contra Gigantes

Narrazione per attore solo e complici spettatori
Postfazione di Mario Serenellini. Illustrazioni di Toni Demuro
Edizioni SEB27 / Tamburi di Carta -
31
ISSN2280-9236
ISBN978-88-98670-80-2
Pagine: 88
Formato: 12x20
Anno: 2023

12,50 

Descrizione

Perché, pur risultando vincitore nella metà dei conflitti che affronta come cavaliere errante, si è imposta l’immagine di don Chisciotte come quella di un vecchio pazzo destinato alla sconfitta? Nel romanzo di Cervantes non è certo un vincente, ma nemmeno un perdente. E la maggior parte delle sue contese non rimanda alla follia, bensì all’ingiustizia, che il personaggio decide di risolvere personalmente, mettendo in gioco il proprio corpo. Così un mulino a vento, progresso tecnologico che avrebbe dovuto alleggerire le fatiche dei contadini manceghi, diventa invece un Briareo soverchiatore dalle cento braccia. Così, seguendo l’intuizione stessa di Cervantes, in questa narrazione gli spietati giganti di un tempo si faranno delatori degli immutati giganti dell’oggi. Dal buio di un secolo dominato da una violenta monarchia assolutista, e da un’Inquisizione che ha convertito il credo di misericordia e tenerezza di Cristo in un’inumana macchina di oppressione e tortura, Quijote splende con una luce che questo libro si propone celebrare, restituendo una visione che possiede una certa novità.

HORACIO CZERTOK. Nato a Comodoro Rivadavia in Argentina nel 1947. Ha fondato in Patagonia il Grupo Teatro Experimental nel 1968; a Buenos Aires la Comuna Baires nel 1970 e il Teatro Nucleo nel 1974, stabilitosi poi a Ferrara dal 1978. Qui, presso il borgo di Pontalagoscuro, ha creato con il Teatro Nucleo lo spazio teatrale intitolato a Julio Cortazar. Attore, regista, maestro; viaggia con i suoi spettacoli e laboratori in tre continenti. Emerito studioso dell’Università di Ferrara, ha ideato e dirige il laboratorio di teatro in salute mentale per il dsm di Ferrara e il laboratorio teatrale presso il carcere di Ferrara. Ha pubblicato il volume Teatro in esilio (Bulzoni, 2000), tradotto in tedesco, Theater erfahrungen (Brandes&Apsel, 2000), in ungherese, Szinhàz szàmuzetésben (Kijarat, 2013), in inglese, Theatre of Exile (Routledge, 2016); e curato il volume Libertà vo’ cercando. Il lavoro del Teatro Nucleo nel carcere di Ferrara (Edizioni Seb27, 2022).