Amedeo Ugolini
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Descrizione
Amedeo Ugolini intellettuale cosmopolita, giornalista e scrittore oggi poco noto, fu antifascista, partigiano combattente, comunista, ebbe un ruolo importante all’interno del Cln ligure e di quello piemontese, più volte premiato per i suoi scritti letterari. Nato a Costantinopoli, vissuto tra Bologna, Chiavari e Torino, nel 1937 emigra clandestinamente in Francia, dove matura definitivamente la sua adesione politica al partito comunista, tra i fogli del giornale “La Voce degli italiani” e la frequentazione di emigrati provenienti dall’Italia. Arrestato, nel corso del secondo conflitto mondiale, a Parigi, fu incarcerato a Fossano e dopo l’8 settembre 1943, fu partigiano in Liguria e infine a Torino, città dove dopo la guerra viene eletto nel Consiglio comunale e dove dirige l’edizione piemontese de “l’Unità”. La sua morte, il 6 maggio 1954, suscita una profonda emozione che si traduce in una commossa e straordinaria partecipazione al suo funerale. Il libro restituisce la sua figura a 70 anni dalla morte attraverso i luoghi in cui ha vissuto e le guerre che ha combattuto, che rappresentano altrettante tappe della sua maturazione di uomo e di romanziere.
VINCENZO SANTANGELO, nato a San Paolo Civitate (Fg), si è laureato in storia dei movimenti e dei partiti politici all’Università di Torino. Da anni collabora con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, e si occupa di storia politica e sociale del Novecento. Oltre ad alcuni saggi sul Partito comunista torinese e sulla sociabilità ha pubblicato i volumi: Le muse del popolo. Storia dell’Arci a Torino 1957-1967, Franco Angeli, 2007; Camilla e Dario. Storia di due comunisti dalla scelta partigiana al dissenso per i “fatti di Ungheria”, Edizioni Seb27, 2022.
[Volume inserito nella serie “Segni-parole-voci” a cura di ISTORETO]