

Il dibattito intorno alla schizofrenia
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Di prossima pubblicazione
Descrizione
PREVISTO PER GIUGNO 2025
Freud è stato uno dei protagonisti del dibattito che ha portato alla nascita del concetto di schizofrenia, termine introdotto dallo psichiatra Eugen Bleuler nel 1911. Dopo la rottura con Jung e l’allontanamento di Bleuler dal movimento psicoanalitico, Freud proseguirà le sue elaborazioni di cui troviamo mirabile testimonianza nel Caso Schreber e dopo qualche anno arriverà ad accostarsi alla schizofrenia nelle sue articolazioni tra corpo e linguaggio. Nel suo “ritorno a Freud”, Lacan si occupa più della paranoia che non della schizofrenia; tuttavia, in un secondo momento, egli intraprenderà la strada opposta riconsiderando la psicosi dal suo lato schizofrenico. Rispetto alle posizioni soggettive definite come altrettante modalità di difesa contro quella che Freud definiva una “primaria esperienza di soddisfacimento”, e che Lacan chiamerà il reale del godimento, la schizofrenia può essere considerata come una modalità paradigmatica della psicosi poiché mostra senza veli e senza difesa l’incidenza di quel godimento, prerogativa e dramma del corpo, che è preso nell’elemento di linguaggio.
MONICA BUEMI. Psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione mondiale di Psicoanalisi. Docente di Psicopatologia generale ed elementi di psicofarmacologia all’Istituto Psicoanalitico di orientamento lacaniano (IPOL). Ha una lunga esperienza di pratica nelle istituzioni di cura, lavora per diverse realtà mediche occupandosi del trattamento dei sintomi contemporanei e svolge attività privata nei suoi studi di Torino e San Raffaele Cimena. Ha a suo carico numerosi articoli e nel 2024 ha curato, per le Edizioni Seb27, il volume degli Annali IPOL dal titolo Intorno al peggio. Teorie dei godimenti in Freud e Lacan.