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Una narrazione a lungo mancata

Della diaspora giuliano-dalmata e degli altri esodi del Novecento alla luce del tempo presente
A cura di Riccardo Marchis
Edizioni SEB27 / Laissez-passer -
55
ISSN1973-0101
ISBN978-88-98670-37-6
Pagine: 120
Formato: 14x21
Anno: 2019

15,00 

Descrizione

A motivare questo studio a più voci la convinzione che l’esodo giuliano-dalmata non costituisca solo una proposta per  restituire  alla distratta storia italiana le motivazioni degli esuli, a lungo dimenticati ed emarginati, ma anche per affrontare temi che attraversano l’intero secolo passato e mostrano con rinnovato vigore la loro persistenza nel nuovo millennio. Analizzare il caso giuliano-dalmata nel quadro dei grandi spostamenti forzati di popolazione, che segnarono la fine della seconda guerra mondiale, risulta particolarmente utile per illustrare pagine della storia europea lasciate ai margini della conoscenza e dei libri di testo dei vari paesi coinvolti in tali fenomeni. La loro comprensione, viceversa, consente di unire punti diversi e distanti della storia europea, dagli esordi del Novecento al nostro presente, segnati da stati di guerra e guerra ai civili, che pongono in primo piano il prodursi e perfezionarsi di meccanismi espulsivi di massa, come fine o strumento della guerra. Il volume si conclude con una comparazione degli esodi di allora e di oggi alla ricerca di assonanze, somiglianze e differenze, condotta con rigoroso metodo storico e con passione civile: l’uno e l’altra necessarie “per aiutare a comprendere lo spessore problematico delle nuove emergenze”.

Interventi di: Sergio M. Blazina, Nino Boeti, Guido Crainz, Flavio Febbraro, Marcello Flores, Stefano Gallo, Simone Malavolti, Enrico Miletto.

[Volume inserito nella serie “Segni-parole-voci” a cura di ISTORETO]