La ragazza con la fisarmonica
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Descrizione
Esther è un’artista, una donna del Novecento, libera nel suo protagonismo femminile praticato più che rivendicato. Lei che ha perso o abbandonato più patrie, ha ricominciato più vite sempre fondate sulla musica, sull’antifascismo e sull’amore verso la famiglia e gli amici disposti a condividere con lei le battaglie politiche contro l’intolleranza, la discriminazione, l’esclusione. Questi valori e queste presenze scandiscono il suo racconto: l’infanzia nella Saarland; la deportazione ad Auschwitz e a Ravensbrück, l’emigrazione in Palestina dopo la Liberazione; le nuove discriminazioni subite personalmente in Israele e quelle sofferte dalla popolazione araba, con la quale sperava si volesse costruire insieme il nuovo stato; il ritorno in Germania nel 1960, nella terra che era stata quella dei nazisti che l’avevano perseguitata e che le avevano ucciso i genitori e la sorella; la ripresa della sua attività artistica, quella musica che l’aveva salvata da Auschwitz, intrecciata all’impegno politico. Dalle memorie alle parole di una lunga intervista in cui Esther, consapevole che testimoniare è soprattutto progettare il futuro, ci ricorda che in un mondo pur in continua trasformazione i valori dell’antifascismo e della tolleranza rimangono profondamente attuali e moderni.
Trailer DVD “Esther che suonava la fisarmonica nell’orchestra di Auschwitz”
ESTHER LOEWY BÉJARANO, nata nel 1924 in Germania, in una famiglia di musicisti di origine ebraica. Deportata ad Auschwitz è messa a suonare nell’orchestra femminile del Lager. Trasferita al campo di Ravensbrück viene impiegata nella manovalanza coatta alla Siemens. Dopo la Liberazione emigra in Palestina. In Israele lavora come cantante e insegnante di musica. Nel 1960, in dissenso con la politica israeliana, decide di tornare in Germania con il marito Nissim e con i figli Edna e Joram. Ad Amburgo insieme ad altri ex perseguitati fonda l’Auschwitz Komitee Deutschland. Tuttora attiva come cantante con il gruppo Coincidence, creato dalla figlia Edna nel 1988, e più recentemente anche con il gruppo rap Microphone Mafia e il jazz accordionist Gianni Coscia. Il suo repertorio spazia da Brecht a Theodorakis, dai testi contemporanei di denuncia sociale ai canti yiddish tradizionali e della Resistenza. Così Esther porta presso i più giovani la sua testimonianza di artista e di sopravvissuta, cantando per la pace, la libertà e l’eguaglianza.
Rassegna Stampa
- “Sueddeutsche Zeitung”, 26 gennaio 2013
- “The New York Times”, 27 giugno 2014
- “La Repubblica”, 2 ottobre 2014
- “Die Zeit”, 22 gennaio 2015
- “Rai News”, 26 gennaio 2015
- “Corriere della Sera”, 24 gennaio 2020
- “Domani”, 26 gennaio 2021
- “Corriere della Sera”, 10 luglio 2021
- “Corriere della Sera”, 11 luglio 2021
- “BBC Radio 4 – Last Word”, 31 dicembre 2021