Esther Béjarano

La ragazza con la fisarmonica

Dall’orchestra di Auschwitz alla musica Rap
A cura di Antonella Romeo. Prefazione di Bruno Maida. Allegato DVD "Esther che suonava la fisarmonica nell’orchestra di Auschwitz", regia di Elena Valsania (Felìz)
Edizioni SEB27 / Laissez-passer -
34
ISSN1973-0101
ISBN978-88-86618-94-6
Pagine: 152
Formato: 14x21
Anno: 2013

20,00 

Descrizione

Esther è un’artista, una donna del Novecento, libera nel suo protagonismo femminile praticato più che rivendicato. Lei che ha perso o abbandonato più patrie, ha ricominciato più vite sempre fondate sulla musica, sull’antifascismo e sull’amore verso la famiglia e gli amici disposti a condividere con lei le battaglie politiche contro l’intolleranza, la discriminazione, l’esclusione. Questi valori e queste presenze scandiscono il suo racconto: l’infanzia nella Saarland; la deportazione ad Auschwitz e a Ravensbrück, l’emigrazione in Palestina dopo la Liberazione; le nuove discriminazioni subite personalmente in Israele e quelle sofferte dalla popolazione araba, con la quale sperava si volesse costruire insieme il nuovo stato; il ritorno in Germania nel 1960, nella terra che era stata quella dei nazisti che l’avevano perseguitata e che le avevano ucciso i genitori e la sorella; la ripresa della sua attività artistica, quella musica che l’aveva salvata da Auschwitz, intrecciata all’impegno politico. Dalle memorie alle parole di una lunga intervista in cui Esther, consapevole che testimoniare è soprattutto progettare il futuro, ci ricorda che in un mondo pur in continua trasformazione i valori dell’antifascismo e della tolleranza rimangono profondamente attuali e moderni.

Trailer DVD “Esther che suonava la fisarmonica nell’orchestra di Auschwitz”

ESTHER LOEWY BÉJARANO, nata nel 1924 in Germania, in una famiglia di musicisti di origine ebraica. Deportata ad Auschwitz è messa a suonare nell’orchestra femminile del Lager. Trasferita al campo di Ravensbrück viene impiegata nella manovalanza coatta alla Siemens. Dopo la Liberazione emigra in Palestina. In Israele lavora come cantante e insegnante di musica.  Nel 1960, in dissenso con la politica israeliana, decide di tornare in Germania con il marito Nissim e con i figli Edna e Joram. Ad Amburgo insieme ad altri ex perseguitati fonda l’Auschwitz Komitee Deutschland. Tuttora attiva come cantante con il gruppo Coincidence, creato dalla figlia Edna nel 1988, e più recentemente anche con il gruppo rap Microphone Mafia e il jazz accordionist Gianni Coscia. Il suo repertorio spazia da Brecht a Theodorakis, dai testi contemporanei di denuncia sociale ai canti yiddish tradizionali e della Resistenza.  Così Esther porta presso i più giovani la sua testimonianza di artista e di sopravvissuta, cantando per la pace, la libertà e l’eguaglianza.