Giuseppe De Mola

Disarmo

Edizioni SEB27 / Tamburi di Carta -
18
ISSN2280-9236
ISBN978-88-98670-17-8
Pagine: 152
Formato: 12x20
Anno: 2016

14,00 

Descrizione

Più storie s’intrecciano o appena si sfiorano condividendo il desolante spazio geografico di un’Africa non precisata – non importa – sconvolta da violenze decennali di tutti contro tutti. In questo paesaggio di fango e acqua, che suggerisce l’isolamento come sola concreta difesa concessa, si muovono i suoi abitanti: donne e uomini che cercano di sopravvivere seguendo pascoli che appaiono e scompaiono al susseguirsi delle stagioni; un governatore che tenta di contrastare il caos che lo circonda; le ombre, tra loro quasi indistinguibili, di ribelli in armi e militari dell’esercito regolare. Accanto, o meglio nei propri settori paralleli, gli stranieri: i soldati dell’Onu, capaci di difendere a malapena se stessi; e l’eterogeneo quartetto di volontari di una qualche Ong impegnati ad allestire il recinto, un campo per i rifugiati che prima o poi dovranno arrivare. Un mondo, un’umanità in disarmo. La guerra intanto continua, così come il caos implacabile, tra gli squarci delle immagini più crude della realtà quotidiana, le digressioni in altri spazi e in altri tempi delle oniriche vicende dei personaggi e un improvvisato coro di bambini che esegue un lied di Mahler sulla riva del fiume.

GIUSEPPE DE MOLA, nato a Bari nel 1967. Da anni è impegnato nel campo delle migrazioni in Italia e all’estero – tra i vari paesi Yemen, Sudafrica e Sud Sudan – prevalentemente con l’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere. In questo suo primo romanzo, così come già nella precedente raccolta di racconti Distanze (Besa, 2012), lo spunto mediato delle sue esperienze professionali lascia il campo alla ricerca narrativa.