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Lingua Madre Duemilaquindici

Racconti di donne straniere in Italia

a cura di Daniela Finocchi

Edizioni SEB27
Tamburi di Carta - 16
ISSN 2280-9236
Formato: 12x20
Pagine: 344
Anno: 2015
ISBN: 978-88-98670-11-6
Prezzo: €15,00

«Dov’è la mia terra?», «Di chi è questa terra?», «Questa terra è anche mia?». Nei racconti della decima edizione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” ritroviamo un invito ad abbandonare coordinate conosciute, levare le ancore e partire per riscoprirci diverse e diversi da come eravamo. Una figlia legge i segni visibili e invisibili che i percorsi delle sue madri, «donne fatte di mais e spighe di grano», hanno tracciato sulla sua pelle. Un’altra racconta del difficile rapporto con la sorella adottiva, in un gioco di rimandi tra identità aperte alle contaminazioni. Un’altra ancora narra le imprese epiche della donna favolosa che è possibile intravedere nelle macchie scure della luna d’Africa. Leggende, realtà, letteratura, vite che si fondono e confondono per portarci lontano. D’altronde ogni donna, con la sua unicità e con la sua irriducibile differenza, è un viaggio avvincente. Così come lo è la scrittura. In questa antologia ritroviamo paesaggi interni ed esterni di esploratrici della parola e della vita che non smettono mai di cercare, di andare avanti, di costruire reti e relazioni, per affermare ancora una volta che non c’è io senza Altra: nell’altra io affondo le mie radici, con l’altra io mi confronto e mi riconosco, grazie all’altra posso costruire dei rapporti di solidarietà e d’amore. All’altra, infine, posso affidare me stessa e le mie parole. In questo modo, la tela dei legami continua a essere tessuta insieme a quella delle storie, in un ordito di destini femminili. In questo modo, la tela dei legami continua a essere tessuta insieme a quella delle storie, in un ordito di destini femminili che si allacciano, si sovrappongono, si mescolano e condividono il mondo.
 
Le autrici e i racconti:  Azam Bahrami, I germogli delle patate; Hassatou Barry, Aneliya Dragomirova, Martha Hidalgo, Imane Rajad, Rosa Rossi, Insieme… raccontando; Corina Sofia Bebereche, La donna di un comunista; Claudia Alina Bolboceanu, I rumori dell’anima; Doina Borsevschi, Essere straniera; Ella Bret, Lettera a interlocutori impertinenti; Manuela Caracciolo, Tamara e la paura; Francesca Paola Casmiro Gallo, Donne fatte di mais e spighe di grano; Centro sociale “Città di Suzzara”, Paure e desideri; Tatiana Chornyuk, Dov’è il mio cuore?; Mariapaola Ciafardoni, Il profumo dei limoni; Slobodanka Ciric, La rosa di carta; Corso di lingua e cittadinanza italiane di San Maurizio Canavese, Sudore come gocce di perle; Yuleisy Cruz Lezcano, La bambola nera; Luiza Diculescu, Ti amo… in tre parole!; Maria Concetta Distefano, Registro del professore; Olga Dzhulai, La madrepatria; Nadia El Maani, Diario di bordo; Hafida Faridi, La tortorella; Anna Fedorova, Un distacco e un incontro; Viviana Fragas, L’altra faccia della badante; Sabina Gardovic, L’assedio; Fatima Ezzahra Garguech, Menti che di notte si addormentano; Anastasia Godnychak, Sbagliato, giusto, differente; Laura Grimaldi, Vodka; Gruppo di narrazione “Casa di Ramia”, Racconti di letti; Luisa Fernanda Guevara, Al otro lado del río; Amazona Hajdaraj Bashaj, Cara mamma; Maria Holotyak, Stephanie Kunzemann, I tre oggetti di Maria; Adela Cristina Hordoan, Nel paese dell’indeterminazione; Sara Hu, Made in China; Istituto penale per minorenni di Pontremoli, Le nostre storie; Nseki Aline Kabwiku, Il volto della luna; Leyla Khalil, Ricordi congelati; Jin Soon Kim, Il viaggio più bello; Laura Malaterra, La spiaggia dell’attesa; Bruna Monaco, La donna che non ride; Albana Muco, Emergenze; Karolina Najda, Un’eco dal confine; Laura Tiberia Oancea, Le “sarole” del silenzio; Fabiola Palmeri, Michiko; Maria Clara Piacentini, Corale; Nadejda Plamadeala, La figlia di Demetra; Federica Ramella-Bon, Fez dorata; Harta Hantasoa Minoarivelo Randrianandrianina, Semi di speranza; Lorena Reci, Passeggero numero 14054; Monica Regis, Chicken biryani; Giuseppina Renna, Una storia su due piedi; Maria Gimena Sartore, Mia nipote Sophia; Scuola d’italiano “Cooperativa Ruah”, I momenti importanti della mia vita: nascere, crescere, sposarsi, morire; Khady Seck Beye, Thiebou djien; Alia Sharif Aghil, Quando aspettavamo la nascita della luna; Diana Subashi, Voi tutti parlate molto bene l’inglese; Sofia Sudi Mohamed, Senza radici; Alicja Szewera, Bella colorata; Anila Tegu, Frammenti di vita; Irina Turcanu, Cristo si è fermato davanti ai cancelli del carcere; Melano Turmanidze, Il richiamo lontano; Valeria Valdemarca, La diversità che ci unisce; Francesca Varriano, Aseeda; Maria Abbebu Viarengo, Mia figlia cara; Yu Bin, Come stai? 
 
 

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