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Il racconto della Resistenza tra storia e fiction

Realtà e finzione nella comunicazione e nella didattica della storia
A cura di Davide Tabor
Edizioni SEB27 / Motivé -
2
ISSN2724-2889
ISBN978-88-98670-07-9
Pagine: 116
Formato: 17x24
Anno: 2015

12,50 

Descrizione

Il libro affronta il problema del rapporto tra realtà e finzione nella comunicazione e nella didattica della storia a partire dallo studio della Resistenza italiana e della Seconda guerra mondiale. Il rapporto tra storia e fiction caratterizza da anni il dibattito sull’età contemporanea e il tema rimanda, in fin dei conti, a una riflessione sull’essere umano nella società della comunicazione. La discussione pubblica si è fatta più animata da quando le nuove tecnologie, prima attraverso la televisione, poi con internet, i social networks e il web 2.0, e più recentemente con gli smart-phone, hanno sensibilmente mutato le condizioni del rapporto tra immagine e realtà. Le nuove generazioni sono dunque state accusate di vivere in una realtà perennemente virtuale, in cui i confini tra vero e falso sembrerebbero diventare, agli occhi di molti studiosi e commentatori, sempre più labili. I contributi raccolti nel volume si concentrano su come la storia venga raccontata al di fuori della letteratura scientifica, anzitutto in romanzi e film, e si soffermano in particolare su esperienze didattiche condotte in alcune scuole torinesi. La storia in quanto disciplina, infatti, proprio perché opera attraverso un costante e inevitabile confronto con le fonti, può fornire degli strumenti di lavoro utili per interpretare il rapporto tra finzione e realtà nella società contemporanea. Il volume presenta i risultati di un progetto condotto dall’Associazione Contesti, dai licei torinesi Massimo D’Azeglio, Vincenzo Gioberti e Galileo Ferraris in collaborazione con la Circoscrizione 1 Centro-Crocetta della Città di Torino.

Interventi di: Cinzia Bonato, Emiliano Bosi, Giorgio Brandone, Girolamo de Miranda, Rinaldo Previtali, Andrea Ripetta, Emanuela Rocca, Anna Strumia, Davide Tabor.